Il cibo è ciò di cui ogni individuo ha più bisogno. La crescita, lo sviluppo fisico e intellettivo dipende da questo “propellente” che è fondamentale per tutti, piccoli, adulti anziani. Ogni alimentarista, ma anche ogni persona di buon senso, sa che una corretta alimentazione aiuta a mantenere sano il corpo e attivo il cervello. In sostanza è la cosa maggiormente protettiva per il nostro equilibrio psico-fisico. Viceversa, non fare attenzione all’alimentazione crea danni. Sicuri. Inevitabili. Un primo segnale di pericolo dev’essere la perdita di peso causata da un’alimentazione non corretta. In questo caso l’organismo si indebolisce, perde forza, autonomia, calano le barriere immunitarie.
Questo assioma diviene ancora più fondamentale per i malati di Alzheimer, soggetti molto sensibili alle variazioni causate dall’alimentazione.
Nella gestione dei pazienti affetti dal morbo di Alzheimer diviene dunque fondamentale seguire la dieta più corretta. I nutrizionisti, oramai sostengono senza ombra di smentite, il fondamentale apporto della dieta mediterranea nella gestione dell’Alzheimer. Questo per il ricco contributo delle verdure, della frutta, dei cereali (meglio se integrali), dei latticini (meglio se a basso contenuto di grassi) e per la presenza, nella dieta, degli alimenti proteici magri.
Quello che è bene evitare sono gli ad alto contenuto di grassi saturi e colesterolo. Quindi, è bene ridurre drasticamente l’uso di grassi saturi dannosi come il burro, lo strutto e le carni grasse. Stessa raccomandazione va fatta per gli zuccheri raffinati che andrebbero eliminati, o quantomeno ridotti drasticamente. Questi zuccheri sono contenti negli alimenti trasformati, apportano calorie ma non vitamine, né minerali o fibre.
Per soddisfare la naturale voglia di dolce, meglio affidarsi alla frutta o con quei prodotti da forno dolcificati con succhi di frutta.
Va detto però che, almeno nell’ultimo stadio dell’Alzheimer, quando l’inappetenza può essere un problema, aggiungere zucchero agli alimenti più incoraggiarne il consumo.
Ciò detto, la raccomandazione è quella di limitare gli alimenti ad alto contenuto di sodio, usare meno sale e in alternativa, per condire il cibo meglio usare erbe e spezie aromatiche.
Quindi i problemi di alimentazione possono essere corretti e “aggiustati” anche con integratori, ma sempre sotto stretto controllo di un medico nutrizionista. Poi, come ultimo suggerimento è bene monitorare costantemente l’assunzione dei liquidi. Per un malato di Alzheimer bere diviene ancora più importante. Quindi, se serve, soprattutto nei mesi estivi, incoraggiarlo con molta acqua, frutta, zuppe, frullati e sorbetti.
Abbi buona cura del tuo corpo,
è l’unico posto in cui dovrai vivere.
(Jim Rohn)
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