Cosa può nascondere il dolore all’anca? Come intervenire?

Superata la prima meta della vita, il dolore all’anca è una problematica assai frequente. Il dolore è il segnale che qualcosa non va o che dev’essere messo sotto osservazione, per evitare guai peggiori. Camminare bene a volte viene sottovalutato, ma chi perde la fluidità nel camminare, a causa di questo tipo di dolori, sa che ne consegue un ridimensionamento del movimento, nella routine quotidiana.

Diciamo subito una cosa, può colpire persone di diversa età e con diversi stili di vita. Spesso nasconde cause sottostanti, da non sottovalutare. All’insorgenza del dolore all’anca bisogna quindi monitorarne lo stato e l’avanzamento del dolore. Questo perché col passare degli anni le articolazioni subiscono un processo di usura tale da sviluppare condizioni come l’artrosi o l’artrite che a loro volta provocano poi dolore e limitazione della mobilità.

Queste situazioni in un anziano provocano difficolta nel camminare, ma anche nell’alzarsi da una sedia o addirittura nel dormire. Tutto ciò naturalmente agisce sull’autonomia e sulla qualità di vita, riducendo indipendenza e movimento. Ecco perché è importante identificarne i sintomi e saper cosa fare per prevenirne l’insorgenza e il dolore.

Quali sono i sintomi del dolore all’anca?

Il primo sintomo è il dolore localizzato, la conseguente limitazione della mobilità, la rigidità e il dolore durante il riposo. Per chi ha questo dolore naturalmente avvertirà dolore nel poggiare il peso sull’anca dolorante, oltre ad avvertire scricchiolii o rumori durante il movimento. Si può anche verificare gonfiore e sensibilità nell’area interessata, oltre ad una sensazione di debolezza muscolare. Naturalmente i sintomi varieranno a seconda della causa del dolore sottostante che potrebbe essere causato da artriti, artrosi, fratture mal curate o infiammazioni. All’insorgenza di questi sintomi è buona norma consultare subito un medico. Solo attraverso l’analisi approfondita di un professionista è possibile stabilirne subito le cause e individuare così la terapia più corretta al fine di migliorare la funzionalità dell’arto, migliorare la qualità di vita e scongiurare complicazioni peggiori.

Quanto si può camminare con il dolore all’anca?

Nel caso in cui si avverta un dolore lieve e sia stato diagnosticato come una condizione benigna, si può camminare lentamente e senza compiere sforzi eccessivi, quindi ne salite e ne discese. Poi, nel passeggiare bisogna prestare molta attenzione a come ci si sente durante il cammino. Si può iniziare con brevi e lente passeggiate per poi aumentare gradualmente velocità e tempo. Se, al contrario si avverte dolore, è bene ridurre le attività fisiche al minimo indispensabile fino a quando non si è sotto il controllo medico specialistico.

Come alleviare il dolore all’anca?

Naturalmente la cosa più importante da fare è consultare un medico per una diagnosi accurata ed un piano di trattamento specifico, ma ciò detto, si può fare qualcosa per alleviare il dolore. Intanto meglio concedersi qualche meritato riposo, limitando l’attività fisica che causa dolore. Questo riposo può ridurre l’infiammazione  dell’articolazione. Utilizzare dispositivi di supporto, e quindi stampelle o bastoni o tutori per ridurre il peso sull’anca alleviandone così la pressione. Se il dolore è causato da un sovrappeso è bene perdere peso per ridurre la pressione sull’anca. Ma soprattutto, rivolgersi ad un medico specialista per programmare adeguati percorsi farmacologici e riabilitativi.

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