Tenere sotto controllo il livello di magnesio, in ogni fase dell’anno, ma soprattutto in estate è per ogni individuo il modo migliore per assicurare la giusta forma per le nostre ossa ed il nostro equilibrio psico-fisico.

I sintomi che la carenza di magnesio può arrecare ad un individuo variano da persona a persona, e vengono influenzati da molti fattori: l’età, la salute, l’assunzione di farmaci. Il dubbio sui livelli di magnesio dev’essere un campanello d’allarme per condurci ad un controllo medico per una valutazione competente e per elaborare un giusto trattamento.

Quali rischi possono scaturire dalla carenza di magnesio negli anziani?

Il Magnesio è fortemente coinvolto in molte funzioni fisiologiche vitali come la regolazione del ritmo cardiaco, la contrazione muscolare, la salute ossea, e in modo ampio il metabolismo energetico. Essere carenti di magnesio ci mette a rischio osteoporosi, ipertensione, disturbi cardiaci e anche del sonno. Poi, non va sottovalutato l’apporto del magnesio anche per la regolazione dell’umore e del sistema nervoso. Per tutti questi motivi è chiaro che esserne carenti influisce negativamente sulla salute fisica e mentale. Quindi sulla qualità della vita.

Carenza di magnesio: i sintomi più comuni

Un primo segnale di carenza di magnesio, soprattutto nei mesi estivi, ce lo dà la sensazione di stanchezza e di mancanza di energia. Poi, l’aumento o il manifestarsi dei crampi. Questo perché il magnesio è molto importante per la contrazione ed il rilassamento dei muscoli. Altro segnale ci può arrivare dai disturbi del sonno con frequenti risvegli durante il sonno notturno e una riduzione della qualità stessa del sonno.  L’alterazione dell’umore è anch’esso un fattore di identificazione di questa carenza. Il magnesio influisce nella regolazione dei neurotrasmettitori e può influenzare l’umore. La carenza di magnesio arreca così, soprattutto negli anziani, ansia, irritabilità, depressione e labilità emotiva. Anche la digestione è influenzata da questo importante elemento, soprattutto nella sua funzione intestinale. La mancanza in questo caso provoca crampi addominali, flatulenze, e disturbi digestivi in generale. Poi, ultimo ma non per importanza è il rischio dell’osteoporosi che consegue dalla mancanza di magnesio con innalzamento della possibilità (soprattutto negli anziani) di fratture e di perdita di densità ossea.

 In caso di carenza, cosa fare?

Bisogna intervenire con decisione e con semplicità nella vita quotidiana. La prima cosa da fare è assumere alimenti ricchi di magnesio: verdure a foglia verde, spinaci, cavoli bietole. Poi anche i legumi (fagioli e lenticchie) la frutta secca (mandorle, noci, e nocciole) senza tralasciare i semi (semi di zucca, semi di girasole) poi anche i cereali integrali come l’avena, il riso integrale e la quinoa.

Si può sostituire il pane bianco con quello integrale, la pasta raffinata con la pasta integrale e il riso integrale al posto di quello bianco. Tutto questo apporterà un aumento notevole di magnesio. Naturalmente la limitazione dell’alcol è necessaria, perché un suo consumo eccessivo interferirebbe negativamente con l’assorbimento e l’utilizzo del magnesio da parte del nostro corpo. 

Altra cosa da sapere: ci sono diversi tipi di magnesio. Ognuno con caratteristiche diverse. Ad esempio, il magnesio citrato è un magnesio ben assorbito dal corpo. Aiuta la funzione muscolare e nervosa e anche quella cardiaca. C’è poi il magnesio glicinato che è molto digeribile quindi ben funzionale per quegli anziani che hanno problemi di assorbimento o sensibilità gastrointestinale. Il magnesio malato, poi per chi ha bisogno di sostegno muscolare contro l’affaticamento.

Questi suggerimenti, naturalmente non si sostituiscono alle terapie che solo il medico può consigliare.

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La musica è per l’anima quello che la ginnastica è per il corpo”

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“È ingrato chi nega il beneficio ricevuto;
ingrato chi lo dissimula; più ingrato chi non lo restituisce; più ingrato di tutti chi lo dimentica”

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